Raggiunta Malga Valbona troviamo il punto più alto della Ronda da superare, sul cui crinale si trova il famoso Becco dell’Aquila.
Siamo poco dopo il 50% del percorso totale, si passa poi dalla località Pozza Bella sullo stesso itinerario della Ronda Grande fino alla località Semont dove, invece, la Grande prosegue in discesa e l’Extrema torna a chiedere un ultimo sforzo in salita per arrivare alla chiesa di S. Giovanni.
Arrivati in località Coste si prosegue per La Selva, Dos del Clef per poi innestarsi sullo stesso percorso finale della Ronda Grande e andare a tagliare il traguardo a Riva del Garda.
Questa ronda è adatta ai ciclisti più ambiziosi ed esperti.
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Prà dei Muci è così chiamato a seguito di un’antica leggenda che volle i covoni di fieno trasformati in mucchi di terra come punizione divina per non aver santificato le feste
Safety Tips
Le informazioni contenute in questa scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
Dopo aver iniziato nel cuore del centro storico di Riva del Garda, i primi chilometri condurranno attraverso le pittoresche zone di Varone, Cologna e Gavazzo fino a Tenno. Successivamente si prosegue su una strada sterrata fino al paese di Ville del Monte. Da qui il percorso conduce lungo un nuovo sentiero fino al Lago di Tenno, noto per il suo colore blu turchese e il paesaggio incontaminato.
Raggiunto il Monte Calino, al 15,6 km il percorso si divide dalla Ronda Piccola e l’Estrema devia su una strada sterrata verso la Vespana, costeggia la Lomasona e raggiunge Prial. Ora si dovrebbe passare ad una marcia bassa per padroneggiare l'impegnativa salita a S. Silvestro. Il percorso prosegue verso Malga Vigo (1.079 metri s.l.m.), da dove si attraversa un'area archeologica (S. Martino) e si entra nel bellissimo bosco di Valdori. Dopo 31, 5 km in località Malga di Vigo la Ronda Extrema si separa dalla Ronda Grande proseguendo su strada sterrata fino a Cadregoni. Da qui un bel single trail scende a Naone e poi sale nuovamente a Duson.
Il Senter de Mez collega Duson con la Malga Valbona, il punto più alto (1.433 metri sul livello del mare) della Ronda Extrema a Prà dei Muci. A questo punto, la metà della distanza totale è già stata completata. Qui l'itinerario passa per Pozza Bella, sullo stesso percorso della Ronda Grande. Proseguendo per località Semont, l'itinerario prosegue con l'ultima salita alla chiesa di S. Giovanni. Da Coste si scende a La Selva, si passa davanti al Dos del Clef e poi sullo stesso tracciato della Grande fino al traguardo a Riva del Garda.
Il percorso di rientro conduce lungo il fiume Sarca tra vigneti e frutteti, dove nascono i vini migliori del Trentino e le mele più dolci.
I centri principali del Garda Trentino - Riva del Garda, Arco, Torbole sul Garda, Nago - sono collegati da diverse linee bus urbane ed extraurbane, che permettono di raggiungere i punti d'accesso ai percorsi.
Riva del Garda e Torbole sul Garda sono raggiungibili anche con il servizio di navigazione pubblica.
Informazioni aggiornate su orari e tratte.
Autostrada A22, Ausfahrt: Rovereto Sud - Lago di Garda. Proseguire poi lungo la SS240 in direzione Riva del Garda.
Scopri come raggiungere il Garda Trentino.
Parcheggio presso il vecchio ospedale di Riva (Via Rosmini) e l’ex-cimitero (Viale Damiano Chiesa).
Parcheggi a pagamento: Terme Romane (Viale Roma), Vecchia stazione (Largo Medaglie d’Oro), Ex-agraria (Via Lutti), Area ex-Cattoi (Viale Rovereto).
Le escursioni in sella alla tua bicicletta richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come, ad esempio, un temporale improvviso o un calo di energia: anche gli imprevisti fanno parte del divertimento!
Ricordati inoltre di valutare bene il tipo di percorso che stai affrontando, le località che prevedi di attraversare e la stagione in corso. Ha piovuto? Attenzione! I sentieri saranno più scivolosi e quindi bisogna essere più cauti.
Cosa portare con sé durante un’escursione in bicicletta?
Lascia sempre detto a qualcuno dove sei diretto e quanto tempo hai previsto per la tua escursione.
Il numero unico di emergenza è 112.